Bebaloncar nasce da un sogno o forse un incubo di Scanna (voce solista), insieme a Iris Martyr (chitarra) e Fab (basso) dal quale nessuno di noi si vuole svegliare. La sua origine prende vita dai Bohemians e The Pamela Tiffins ma con tinte fosche, oscure e rarefatte.
Scanna, discusso personaggio della scena bolognese, da decenni cerca la sua creatura perfetta e con Bebaloncar sperimenta un suono ossessivo come mai fino ad ora aveva trovato.
Suicide lovers è un disco completamente diverso da tutto ciò che è il panorama italiano indipendente.
Un uso complesso tra shoegaze, psichedelia e strumenti classici (viola, violoncello, arpa e flauto traverso) e organetti impazziti.
Uno stile melodico anglosassone che come in un frullatore impazzito miscela Velvet Underground, Jesus and the Mary chain, Spacemen 3, Galaxie 500 e Cocteau twins e il suono psichedelico degli anni '60.
Un mondo sospeso tra angoscia ed eden.
Due anni dopo il brillante debutto di Suicide Lovers, i Bebaloncar tornano con un nuovo album Diary of a Lost Girl in cui vengono esplorati ancora più contrastanti territori emotivi.
Chitarre ipnotiche che ricordano episodi passati di shoegaze oscuro.
Una storia fittizia dell'ascesa e della caduta di una ragazza perduta in cui l'oblio regna supremo.
Atmosfere oscure, sempre sull'orlo dell'abisso.
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